Da quando il diabete mi accompagna, le rinunce alimentari sono diventate all´ordine del giorno. Per una come me, che e´ sempre stata una buona forchetta, rinunciare a qualche cibo `dannoso`per i suoi effetti sulla glicemia e´ risultato fin dal principio sfidante.
Non e´ facile e non e´ sempre possibile matematicamente prevedere con precisione quale puo´ essere l´effetto che un cibo avra´su di te e sulla tua stramaledetta glicemia, pur conoscendone con precisione peso e quantita´ di carboidrati.
E´tutta una scommessa.
Per me e´risultato e risulta molto piu´ semplice rinunciare, rinunciare, rinunciare.
Per esempio. Il nemico piu´ AMATO e allo stesso tempo TEMUTO da noi diabetici.
LA PIZZA.
Ecco non ricordo neanche l´ultima volta che ne ho mangiata una. E devo dire che neanche ne soffro piu´ di tanto la mancanza, oramai.
Il suo concentrato bomba di lievito, carboidrati, grassi e chi piu´ ne ha piu´ ne metta ha avuto su di me sempre un effetto bomba sulla mia glicemia e non solo per i valori di picco raggiunti ma anche per il perdurare delle iperglicemie post-peccato di gola.
La pizza e´ mortale e ci ho rinunciato. O comunque so bene cosa significa per me mangiarne una, e percio´ volessi togliermi lo sfizio so bene che lo pagherei mooooolto caro e anche quanto.
Addio amata PIZZA.
Un altro esempio e´ tutta la rosticceria siciliana. Noi catanesi AMIAMO letteralmente la rosticceria nostrana sia che si tratti della semplice (si fa per dire! 🙂 ) pizzetta catanese slurp! sia che si tratti della bomba fritta o della cipollina. Insomma tutta roba da intenditori e amanti del genere.
Ecco, a differenza della pizza, ricordo esattamente l´ultima volta che ho osato mangiare una pizzetta e mezza cipollina. Poche settimane fa, e per giunta con una stupenda vista faraglioni ad Acitrezza. Quel momento li´ e´ stato di pura goduria. Non esisteva in quel momento cosa piu´ paradisiaca. Ma il sogno e´ durato poco, molto poco.
Non sono finita in ER per un pelo. Ho conquistato un fantastico picco di glicemia schizzata a 400 e passa in meno di un´ora, giusto per darmi una botta in testa per riportarmi nuovamente con i piedi per terra e ricordarmi che non me lo posso permettere piu´ cosi´ facilmente un paradiso simile.
Addio amata rosticceria catanese. Addio. Non ti dimetichero´ mai. E sappi che ogni volta che saro´ li´ e non potro´neanche lontanamente vederti, mi mancherai.
La lista e´ mooooolto lunga e il risultato, sempre lo stesso. Glicemie alle stelle e sensi di colpa. Un mix del caxxo!
E dunque…
Addio granite siciliane di qualsivoglia gusto. Addio.
Addio buonissimi gelati siciliani, arancini di qualsivoglia gusto.
Addio torte salate fatte con sfoglie e pasta brise.
Addio pane del panificio sotto casa dei miei. Ricordero´ per sempre quei soffici panini al latte. Addio.
Addio yogurt industriale alla frutta, crackers industriali.
Addio cornetti vuoti e ripieni delle colazioni di tutti gli alberghi del mondo.
Addio torte di qualsivoglia tipo e forma. Non vi so quantificare, maledette! E dunque, Addio.
Addio patate, patatine fritte, patate bollite e patate al forno con il rosmarino di sopra.
Addio lasagna della mamma, che´ non ti so quantificare mai, mai, mai. Addio.
Addio `ho voglia di qualcosa di buono`.
E benvenuti…schifosissimo pane in cassetta a fette della mulino bianco. Ti odio. Ma vai bene perche´ le tue odiosissime e schifosissime fette, si quelle si che le posso quantificare per bene.
Benvenuto tristissimo yogurt bianco con i tuoi 6 gr di carboidrati. Sei leggero e salutare. Ma anche triste e acido. Come questo post, come questo pomeriggio.
Coraggio😉👊 è tosta ma son sicuro che tu lo sei di più😜👍
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💪🏻
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